Dove solo una cosa è vietata: non tornare!
Arrivi all’Haarlem e ti senti subito a casa di amici. Sarà l’accoglienza romagnola, sarà l’entusiasmo della vacanza, sarà che qui tutti si conoscono… chissà!
Di certo nella patria del sardoncino e della tagliatella, dove le relazioni sono ancora reali e non virtuali, si nascondono luoghi simbolo dell’ospitalità dove crescono generazioni e si intrecciano storie di persone. E l’Haarlem con i suoi 63 anni di attività è certamente uno di questi.
Difficile non accorgersi che la clientela più affezionata è ormai parte della famiglia di Francesco, Mirella e Alessandro. Come Rosy, Sibilla e Gianmarco che all’Haarlem trascorrono dalle 2 alle 4 settimane ogni estate rispettivamente da oltre 50, 40 e 20 anni.
E se gli chiedi perchè tornano qui la risposta è sempre la stessa: “per noi è una seconda casa, dove si mangia bene e ci si ritrova tra amici”.
E così tanti altri sono arrivati all’Haarlem da bambini o da ragazzi, per poi tornarci da genitori e addirittura da nonni. Erano gli anni ’50, infatti, quando il mitico nonno Carlo con il boom economico da pescatore si reinventò albergatore e iniziò a far grande la storia balneare di quel lembo di terra ai piedi del monte Titano, compreso fra il mare Adriatico e le dolci colline dell’Appennino, che in breve tempo divenne una delle più importanti località turistiche d’Italia e d’Europa: Rimini. Capace ancor oggi di contraddistinguersi non solo per la sua cultura dell’ospitalità, ma anche per la tradizione culinaria, fatta di antiche ricette a base di prodotti semplici e genuini.
Gli stessi che all’Haarlem provengono direttamente dall’orto della Fam. Salvatori, dove Francesco coltiva anche le viti per produrre dell’ottimo Sangiovese, che in estate serve a tavola con le specialità romagnole preparate dalla moglie, la “Romagnola DOC” Mirella.
“Km0”, anzi “kmVero”, sole, mare e ottima compagnia fanno dell’Hotel Haarlem Il luogo ideale per una vacanza in perfetto“Romagna Style”, al quale, una volta provato, è impossibile resistere!