Alberghi Tipici Riminesi

Saludecio: l’antica capitale della Valconca.

“Seguendo i passi” del Santo Amato Ronconi giungo in uno dei borghi più belli della Romagna, Saludecio, che sorge sulle rigogliose colline della Valconca e che si scorge da lontano per la sua particolare forma a fuso e per le tre torri che sembrano toccare il cielo.

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Di origini molto antiche, questo piccolo comune di Rimini, è stata una delle comunità più ricche della Signoria dei Malatesta tra il ‘500 e l‘800 oltre che una prestigiosa capitale del territorio al confine tra Romagna e Marche.

Non appena varco l’antica Porta Marina, sovrastata da una delle imponenti torri, Saludecio mi mostra tutto il suo fascino medievale:

eccetto la strada principale del paese, infatti, è tutto un sali e scendi di stradine strette e ripide, spesso a gradini, su cui si sporgono piccole case e palazzi signorili, scavalcati da volte e voltoni pittoreschi da cui sembrano provenire suoni e odori di storie lontane e attraverso i quali si intravedono squarci favolosi di panorami collinari.

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Ma è nella piazza principale che respiro la magia di quelle storie miracolose legate alla vita del Santo, noto per i suoi lunghi pellegrinaggi verso il celebre Santuario di S. Giacomo di Compostela in Spagna, che qui nacque e visse una vita penitente e caritatevole.

Artefice di eventi prodigiosi, anche dopo la sua morte, Amato Ronconi è una figura molto importante per gli abitanti del paese ed è proprio in questa piazza che sorge l’olmo nato miracolosamente quando il suo corpo fu trasportato da Monte Orciaro, dove era sepolto, alla chiesa plebale di Saludecio, oggi Chiesa Parrocchiale di S. Biagio o meglio Santuario del Beato Amato Ronconi. Una piccola cattedrale dove ancor oggi si recano tanti devoti per ammirare le reliquie del Santo contenute in un’urna di vetro.

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Risalendo il borgo, alla ricerca delle antiche e suggestive Sale delle ex Carceri, dove è allestita la mostra permanente dedicata all’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi, giungo al bellissimo Palazzo Albini e poi alla Torre Civica, quando ad un tratto un intenso aroma mi guida fino al “Giardino dei profumi” nei pressi della seconda porta della città, Porta Montanara, che si affaccia sull’Appennino.

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Quello che mi ha sorpreso di questo piccolo paese oltre al fascino della sua storia e all’eleganza della sua struttura, così ordinata e armoniosa, sono stati i sapori tipici della tradizione: Formaggio di Fossa, Pecorino, Olio, Vino e Bustrèng hanno letteralmente rapito i miei sensi mentre aspettavo la sera per ammirar le stelle presso l’Osservatorio Astronomico Niccolò Copernico.

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Per una vacanza tipica riminese vi consiglio di visitare Saludecio, non ve ne pentirete!

 

 

 

 

 

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