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Mazapégul: il dispettoso folletto romagnolo.

Lo sguardo assonnato, un peso sullo stomaco e un forte senso di stanchezza oggi non riesco proprio a svegliarmi sarà la Primavera? Oppure è colpa di Mazapégul? 

Ma chi è Mazapégul?

Leggende popolari, detti romagnoli e antiche superstizioni hanno fatto da cornice alla mia infanzia ed è così che un piccolo segnale, un oggetto o uno stato d’animo basta per riportare alla mente i racconti di nonna, nei momenti più disparati della giornata.

Oggi è riapparso il Mazapégul, il piccolo folletto dispettoso dal cappellino rosso, il pelo folto e grigio, un po’ scimmia e un po’ bambino, che secondo un’antica credenza romagnola si diverte a disturbare il sonno delle giovani fanciulle.

“Sul batti e ribatti del pettine e dei pedali una giovane tessitrice ritmava canzoni d’amore in faccia alla tela nascente del suo corredo da sposa. Muoveva svelta la spola nella trama di quel tessuto di sogno. Ed ogni volta se la sentiva sfuggire di mano, a volte tra il brusìo dei cannelli agitati. Ma chi era l’invisibile cavalier servente che le raccoglieva via via la drugla da terra, senza parole, nel respiro ovattato di un palpito? Era… un folletto innamorato: lo stesso nanetto dal berretto rosso che di notte le giaceva sul ventre, platonicamente o che faceva i dispetti in casa, mettendo sottosopra le stanze, spegnendo le candele, spettinandola mentre dormiva.”

Vittorio Tonelli.

Si racconta, infatti, che questo spiritello si innamora delle giovani di casa, le insegue, mette in disordine le stanze, fa sparire le cose, cadere i panni stesi, le spettina, si nasconde sotto le loro sottane, salta sul loro ventre durante la notte e passa le ore a intrecciare le code e le criniere dei cavalli nella stalla.

mazapégul

Cacciare il Mazapégul non è un’impresa facile, per alcuni è necessario privarlo del suo cappellino rosso che gli dà il potere di combinar guai, per altri basta porre un forcone sotto il letto o nelle stalle o una scopa davanti alla porta di casa, per altri ancora è inevitabile il ricorso ad un sacerdote-esorcista.

Volete sapere se il Mazapégul vi fa visita durante una vacanza a Rimini?

Semplice, cospargete di farina l’ingresso alla vostra stanza, si dice lasci impronte di gatto!

Leggenda o realtà? Non si sa io, oggi, continuo ad avvertire una strana sensazione! 😉

 

 

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