Alberghi Tipici Riminesi

La leggenda del “Ponte del Diavolo”.

Passeggiando per Ariminum ci si imbatte nell’opera architettonica più straordinaria dell’insediamento romano nato alla foce del fiume Marecchia nel 268 a.C., il Ponte di Tiberio, iniziato dall’imperatore Augusto nel 14 d.C.e completato da Tiberio nel 21 d.C.

Nonostante i suoi duemila anni, il suo aspetto e la sua solidità, sembrano non subire gli effetti del tempo e dopo aver superato guerre e terremoti questo ponte, unico collegamento tra la città e il Borgo San Giuliano, continua a sostenere ogni giorno il peso dell’intenso traffico cittadino.

ponte-tiberio

“Pont de ’e Dievul” o “Ponte del Diavolo”, così i riminesi chiamano il Ponte di Tiberio, riferendosi a quell’antica leggenda legata al mito della sua indistruttibilità.

Si narra, infatti, che Tiberio impiegò circa sette anni per terminare il ponte di Ariminum iniziato dal padre, ma con grande difficoltà. Nel corso di questi anni, infatti, sembrava che quest’opera fosse destinata a non vedere la luce, i lavori faticavano ad avanzare e ogni qualvolta si costruiva una nuova parte del ponte questa crollava o non riusciva bene. Fu così che Tiberio dopo aver invocato invano tutti gli dei si rivolse al Dio delle Tenebre.

Pregò così il Diavolo di venirgli in aiuto e fece con lui questo patto: il Diavolo avrebbe costruito un ponte indistruttibile e in cambio si sarebbe preso l’anima della prima persona che lo attraversava.

Il possente e solido ponte fu così costruito in una notte.

Il Ponte_del_Diavolo_Rimini

Al momento dell’inaugurazione, quando il corteo era pronto per la parata, l’Imperatore pensò come rispettare il patto con Satana ma allo stesso tempo risparmiare l’anima dei suoi uomini, così ordinò che il primo ad attraversare il ponte fosse un cane, in segno propiziatorio. Così avvenne, ma il Diavolo che sull’altra sponda attendeva un’anima umana, si sentì tradito e pieno di collera decise di vendicarsi all’istante, distruggendo il Ponte di Tiberio. Calciò più volte la pietra, ma essa non si scalfì, lui stesso l’aveva resa indistruttibile! Così se ne andò. A testimonianza di questo episodio rimangono alcune impronte caprine impresse sulle grosse pietre sul lato del ponte che guarda la città.

Durante la vacanza a Rimini attraversa il “Ponte del Diavolo” e vai alla ricerca delle sue impronte! 

 

 

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