Là, dove un tempo sorgeva la Porta Montanara ( I sec. a.C) , l’ingresso alla città di Ariminum che dalla via Aretina conduceva al Cardo Massimo e al porto attrezzato alla foce del Marecchia, si sviluppò nei secoli il Borgo S. Andrea.
Un luogo che racchiudeva in sé la vera essenza della “romagnolità” per il suo stretto contatto con la campagna circostante e dove tutti i contadini portavano ogni mercoledì il loro bestiame per venderlo nel Foro Boario, detto anche E camp d’la Fira (il campo della fiera) dove si organizzava il grande mercato del tempo.
Una struttura tipica del borgo e S.Andrea era il Lavatoio, recentemente ricostruito, a cui giungevano ogni giorno le lavandaie, per ridare candore alle lenzuola delle famiglie riminesi, mentre i mariti operai si recavano alla Fornace Fabbri, il grande Stabilimento di Laterizi dei F.lli Davide e Luigi Fabbri, che si trovava in questa zona appena fuori dalle mura medievali.
Il Lavatoio, la Fornace, il Foro Boario insieme alle numerose botteghe artigiane, ai negozi commerciali e alle locande rendevano questo borgo una vera e propria città nella città e una zona di primaria importanza per l’economia di Rimini.
Ancora oggi passeggiando per le vie di questa zona di Rimini fatta da piccole abitazioni, piazzette, aie e cortili si può percepire la sua antica storia e l’operosità dei suoi abitanti.
Ma è in occasione dei festeggiamenti in onore di S. Gaudenzo, patrono di Rimini, il 17 Ottobre, che “quei dè borg” rivelano tutta la loro identità riportando in vita le tradizioni del passato.
Ogni anno dispari, infatti, dal 2002, viene realizzata la Festa del Borgo S. Andrea che per i riminesi e per i turisti, è diventato un importante appuntamento con il folklore, la storia e l’enogastronomia di questo piccolo villaggio.
Se vuoi scoprire di più, conoscere le vecchie edizioni della Festa o tenerti aggiornarto sul programma del prossimo appuntamento, che sarà nel 2015, clicca qui.
Leggi anche Borgo San Giovanni, Borgo San Giuliano, Borgo Marina.
Pingback: Borgo Marina: due facce della stessa medaglia | Alberghi Tipici Riminesi
Pingback: San Giuliano: il Borgo dei “ribelli” | Alberghi Tipici Riminesi
Pingback: Borgo San Giovanni. | Alberghi Tipici Riminesi