Alberghi Tipici Riminesi

“Tracce Malatestiane”: la Rocca di Montefiore Conca.

Attraversata la bellissima e selvaggia Valle del Ventena, che offre uno dei paesaggi più sorprendenti della Riviera, giungo a quella che fu la capitale medievale della Valle del Conca: Montefiore.

A darmi il benvenuto dall’alto di un promontorio è una sentinella di pietra, che severa e imponente, continua a sorvegliare l’antico “Monte Fiorito” dei Malatesta.

Montefiore_Conca

La ripida e tortuosa stradina mi conduce ai piedi della prima cinta muraria, intervallata da imponenti torrioni, che circonda il paese, dove la Duchessa Costanza, madre di Azzurrina, incontrava i suoi amanti prima di essere uccisa da Fioruzzo da Forlì nel 1368 su ordine dello zio Galeotto Malatesta, che non tollerava più la vita sregolata della nipote. La storia di questa donna, riportata sui pannelli informativi collocati lungo questa passeggiata denominata “della duchessa Costanza”, rapisce la mia mente che inizia a fantasticare sulla vita turbolenta di questa figura femminile, il cui fantasma sembra non aver abbandonato la scena di questo magico “teatro di pietra”.

Completo il lungo giro attorno alle mura difensive e accedo al borgo di Montefiore attraverso la vecchia porta Curina, dove su un grande bassorilievo lo stemma del Pontefice Pio II, sostituì quello dei Malatesta nel lontano 1462 quando il dominio passò allo Stato Pontificio.

porta-curina

Dopo una visita alla Chiesa di San Paolo,che custodisce importanti opere d’arte tra cui un crocefisso in legno del trecento e la rappresentazione di Bernardino Dolci della “Madonna con il bambino” (XV sec.), procedo lungo il sentiero acciottolato, d’un tratto sbarrato dal cosìdetto “Muro Grosso” appoggiato su due torri quadrate, che scopro dar vita ad una seconda struttura difensiva che  si unisce alla prima cinta muraria.

Porta_Muro_Grosso

Finalmente scorgo una porta, al di là una breve scalinata ed eccomi finalmente sotto l’imponente castello, costruito nel 1337 da Malatesta Guastafamiglia fratello di Galeotto (entrambi nipoti del Mastin Vecchio), abitato da “Belfiore” e ampiamente abbellito da Sigismondo Pandolfo Malatesta, ultimo importante esponente della famiglia. Giro intorno alla sua rigida struttura percorrendo il camminamento-terrazzato, che offre una vista dall’alto delle torri quadrate del “Muro Grosso” e di un verde giardino, forse un tempo scenario di spettacolari combattimenti.

ingresso_castello

castello_monrefiore_conca

L’atmosfera si fa sempre più suggestiva, varco la porta d’accesso del cortile interno alla Rocca e… suoni, colori, figure, affollano la mia mente. Posso cogliere i tratti di quella vita di corte, che scorreva in questi spazi con il suo sfarzo e le sue stranezze.

corte_interna_rocca_montefiore

Al pian terreno un ampio locale e la zona archeologica alimentano ancor di più la mia immaginazione, mettendo in mostra antichi sistemi di depurazione dell’acqua e di smaltimento rifiuti, maioliche, bicchieri e bottiglie in vetro, monete, attrezzi da lavoro, armi e oggetti prestigiosi, che rivelano la quotidianità, i mestieri e l’attività militare dei tempi che furono.

stanza_museo_archeologico

Ma è sotto ciò che rimane di quel cielo stellato nella stanza dell’Imperatore, vicina alla sala del trono, al secondo piano, dove erano affrescate scene dell’Eneide che la mia fantasia inizia a vagare in cerca dei volti di quei personaggi che qui eran passati.

sala_imperatore

Ed eccomi ad un tratto sulla sommità del castello, dove il mio sguardo si perde nell’infinito paesaggio che dalla costa romagnola giunge fino all’entroterra marchigiano e da dove scorgo la “Torre del Diavolo”, dove aleggia il mistero del ricco tesoro dei Malatesta.

montefiore_conca_terrazza_rocca

Il sole inizia a tramontare, ma prima che sia troppo tardi ho un’altra cosa da fare: percorrere la strada immersa nella natura per raggiungere il Santuario di Bonora, dove si venera la “Madonna che allatta Gesù” (presente in un affresco dell’edificio religioso) protagonista, secondo le credenze popolari, di eventi prodigiosi.

madonna-di-bonora

Curiosità:

Nel borgo di Montefiore Conca, eletto bandiera arancione Dal Touring Club Italiano e  uno dei “Borghi più belli d’Italia”, ogni anno nella seconda metà di Luglio si celebra “Rocca di Luna”, una festa a tema con spettacoli, danze, rievocazioni storiche e musica.

Quest’anno il 18 e il 19 Luglio l’evento che farà sognare i suoi partecipanti e sarà ispirato al sogno “… E le stelle si accendono ad una ad una”.

Montefiore Conca fa parte del circuito Romagna Visit Card.

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