Alberghi Tipici Riminesi

Passatelli in brodo: l’arte della cucina povera riminese.

Sapete cos’è questo?

passatelli_ferro

È il tipico “ferro romagnolo per i passatelli”, un vero e proprio oggetto della memoria. In effetti, se non lo si vede utilizzare può apparire come un oggetto misterioso e non vi nego che io stessa ci ho messo un po’ a capirne l’utilità quando nonna me lo ha regalato.

Ma, vi svelo un segreto:

non essendo ancora una vera e propria azdora per fare i passatelli utilizzo per il momento lo schiacciapatate, certo il mio non è un qualsiasi schiacciapatate, bensì quello appartenuto alla mia bisnonna, che ha più di 100 anni, anche questo donatomi da nonna come si fa con i preziosi gioielli di famiglia! 😉

schiacciapatate_passatelli

Ma cosa sono i passatelli?

Come scrive Michele Marziani nel suo libro “La cucina riminese tra terra e mare” :

…Chi ha avuto la fortuna di essere bambino in una famiglia dove i passatelli erano di casa, la memoria la conserva nel naso, perché il passatello è sentore di buono, di formaggio, di noce moscata, di limone che vaga nell’aria mentre bolle il brodo…

Bene se non avete avuto questa fortuna dovete sapere che:

i passatelli sono una specie di vermicelli a base di pangrattato, uova, parmigiano, noce moscata e scorza di limone, che prendono il nome proprio dalla tecnica con cui si ottengono, ossia schiacciando (passando) il loro impasto in un apposito strumento.

Anch’essi sono considerati uno dei piatti poveri dell’antica cucina romagnola, quando l’azdora non buttava via niente e cercava di riutilizzare e trasformare tutto quello che avanzava a tavola. Così il pane secco, grattato e unito a qualche aroma e a 2/3 uova diede vita ad un piatto davvero delizioso, amato ancor oggi soprattutto dai bambini: i passatelli. Come i cappelletti anche i passatelli sono un piatto tipico delle feste, un tempo servito anche a parenti e amici in occasione di una nascita.

Passatelli from bologna

Come si dice, “la loro morte è in brodo”, infatti come da tradizione, vengono cotti in un brodo di carne o di pesce. In molti però li apprezzano anche asciutti, ad esempio con speck e rucola.

Volete provarli? Allora seguite questa ricetta e munitevi di uno schiacciapatate! 😉

Ingredienti per 4 persone:

Per i passatelli

  • 4 uova
  • 200 gr di pangrattato
  • 200 gr di parmigiano reggiano grattuggiato
  • ½ scorza di limone
  • una spolverata di noce moscata
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di pepe (se lo si desidera)

N.B. come dice la nonna: “il pane di oggi non è più quello di ieri”, quindi se notate la prima volta                che li fate che si spappolano a contatto con il brodo bollente potete aggiungere, la volta                    successiva, due cucchiai di farina per renderli più tosti, tutto comunque dipende dal pane!

Per il brodo

  • ¼ di gallina
  • 1 pezzo di magro
  • 1 osso di bue
  • 1 pezzo di cipolla
  • un gambo di sedano
  • una carota
  • tre dadi
  • due pomodori
  • 4/5 litri di acqua

Riempire una pentola con 4/5 litri di acqua fredda, aggiungere, la gallina, il pezzo di magro, l’osso di bue, la verdura e il dado. Lasciare bollire per circa due ore. Togliere la carne e la verdura e filtrare il brodo con un colino.

Mentre il brodo cuoce iniziare a preparare l’impasto dei passatelli. Disporre il pane grattato a fontana, fare un foro al centro e riempirlo con le uova, il parmigiano, una grattata di noce moscata, la scorza di limone, un mestolino di brodo, sale e pepe. Amalgamare il tutto impastando delicatamente fino a che non si sarà ottenuta una palla omogenea e compatta. Lasciare riposare almeno 10/15 minuti. Se volete lasciarli riposare di più perché rimangano più duri ricordatevi di lavorare un po’ l’impasto ogni 20 minuti (c’è chi lo lascia a riposo anche per due ore attendendo la cottura del brodo!). Una volta filtrato il brodo e riportato ad ebollizione dividere in tocchetti l’impasto, passarlo nello schiacciapatate, tagliare e lasciare cadere direttamente nel brodo bollente i vermicelli che si son formati (se non siete molto esperti potete anche farli prima su di un vassoio e poi buttarli in pentola).

Farli cuocere fino a quando affiorano in superficie.

Servire ben caldi, aggiungendo a piacere un po’ di parmigiano grattugiato.

Buon appetito!

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