Perché non approfittare del week end di Pasqua a Rimini per partecipare ad una santa messa in uno dei luoghi sacri della città? Le chiese di interesse storico e artistico a Rimini e nel suo entroterra sono numerose.
Dopo l’età romana, infatti, cattedrali, monasteri, conventi, santuari sostituirono i templi dedicati alle divinità. La città di Ariminum era un grosso nodo stradale che metteva in contatto l’Italia centrale con l’Italia Settentrionale, da qui passavano due importantissime strade consolari, la Via Flaminia e la Via Aemilia, che insieme ad un importante Porto in collegamento con l’Oriente la resero un grande centro di passaggio per merci e persone, per questo la religione Cristiana venne accolta molto presto.
Questi luoghi sacri e di culto oltre a simboleggiare il legame con il cristianesimo del territorio, testimoniano l’evoluzione dell’architettura e dell’arte attraverso i secoli. Alcuni di essi, inoltre, furono dedicati ai Santi Patroni di Rimini, oltre San Gaudenzio, infatti, fin dall’alto medioevo troviamo altri tre Santi Martiri protettori della città: Colomba, Innocenza, Giuliano.
Ciò che rimane della Cattedrale di Santa Colomba, il Campanile del XII-XIV sec., si affaccia su Piazza Malatesta. Inizialmente si pensa che la cattedrale fosse stata dedicata allo Spirito Santo in forma di Colomba (1154), poi alla giovane martire spagnola uccisa in Francia per volontà dell’imperatore Aureliano, le cui reliquie a bordo di navi mercantili in viaggio nell’Adriatico, sarebbero giunte a Rimini a causa di un naufragio dove furono venerate per lungo tempo.
Campanile della Cattedrale di Santa Colomba – Piazza Malatesta
Nei due Borghi di Rimini S.Andrea e S. Giuliano è possibile visitare, invece, i due edifici religiosi dedicati rispettivamente a S. Gaudenzo e a San Giuliano.
Mentre la Chiesa di San Gaudenzo, primo Vescovo della città, venne costruita nell’attuale Piazza Mazzini nel 1856 su un progetto di Filippo Morolli, quella di San Giuliano in Martire è un’antica Abbazia Benedettina dell’XI sec, restaurata nel XVI sec., che conserva ancora l’architettura rinascimentale dell’epoca.
Chiesa San Giuliano Martire – Borgo San Giuliano
Al suo interno, in un sarcofago romano, furono conservate le spoglie di S. Giuliano, fino al 1910. Oltre al sarcofago è possibile ammirare nell’abside l’ultimo grande capolavoro di Paolo Veronese (1588) raffigurante il martirio del santo e in una cappella laterale una tavola del 1405 di Bittino da Faenza in cui è narrata la suggestiva leggenda di San Giuliano, le cui spoglie sarebbero approdate all’interno del sarcofago sulla spiaggia di Rimini dalla Dalmazia o Cilicia.
Interno della Chiesa San Giuliano Martire – Borgo San Giuliano
Sempre al di fuori delle mura medievali, in un altro Borgo della città, San Giovanni, sorge una delle chiese più importanti di Rimini per dimensioni e per numero di opere d’arte presenti all’interno: la “Parrocchia San Giovanni Battista”. L’edificio attuale risalente al 1625, e restaurato in stile barocco a metà del ‘700 dal riminese Gaetano Cupioli,sorge su quella che intorno al V sec. fu la Basilica Paleocristiana di S. Stefano, opera di Galla Placidia. Sede dei Carmelitiani e successivamente dei Cappuccini, oggi è la Parrocchia che ospita l’unico ritratto collettivo dei santi della città, “LaTrinità e i santi protettori di Rimini”, opera di Padre Cosimo Piazza, in cui i Santi Gaudenzio e Giuliano in primo piano sorreggono un modellino della città, mentre le Sante Colomba ed Innocenza invocano la protezione del cielo dietro di loro, sullo sfondo il mare.
Notevoli sono anche nella prima cappella a sinistra, i “Santi Carmelitani”, del santarcangiolese Guido Cagnacci, e sul secondo altare a Sinistra la “Predica del Battista”, opera di Andrea Boscoli (1599), oltre agli stucchi dell’artista riminese Antonio Trentanove tra cui quelli dell’altare della Madonna del Carmine.
Chiesa San Giovanni Battista – Via XX Settembre – Borgo San Giovanni
Non perdere il prossimo post! Entreremo nelle mura della città per scoprire i luoghi di culto del centro cittadino.