Alberghi Tipici Riminesi

“La mia Rimini”: a spasso con Federico Fellini.

Perdersi tra le vie della città con lo sguardo ingenuo e divertito di un bambino, guidata dalle immagini di grande maestro, che come nessuno ha saputo raccontare in modo ironico e pittoresco lo scorrere della vita in una piccola provincia degli anni ’30, è qualcosa di straordinario!

Certo, tutto è cambiato, ma quei luoghi sono ancora lì, per raccontare la storia di una Rimini che non c’è più, ma che nonostante l’inesorabile scorrere del tempo continua a vivere nella memoria collettiva grazie alle scene del film “Amarcord”.

Come “Titta” e i suoi amici osservo il “passeggino” lungo il Corso d’Augusto e sorrido pensando alla “Gradisca” che ammicca e sorride a uomini facoltosi e alla “Tabaccaia” dalle grandi forme, sogno proibito di un gruppo di adolescenti scatenati. Così come al “Monumento della Vittoria”, in Piazza Ferrari, che “Titta” sognava anche di notte.

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Monumento della Vittoria – Piazza Ferrari

Dalla Piazza Cavour alla Piazza Giulio Cesare (oggi Tre Martiri), avanti e indietro, le persone si incrociano e si rincorrono. Al di là la campagna e il buio dei borghi, divisi dalla città da quell’antico Ponte del Diavolo (ponte di Tiberio) e da quel maestoso Arco Romano (Arco d’Augusto). Ed è proprio su “quell’altro braccio della città” (Borgo San Giuliano) così malfamato e allo stesso tempo così umano, dove si vedono costruire gli scheletri delle barche, che i bambini adorano fantasticare pensando alla vita dei pescatori che lo abitano (guarda qui).

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Porto Canale di Rimini

Ripenso a come in fondo era tutto qui, il Cinema Fulgor, il Caffè Commercio, la Pasticceria Dovesi, la Prigione nella Rocca Malatestiana “piena di ladruncoli di sacchi di cemento e di ubriachi”, il Ginnasio nel Palazzo Gambalunga (oggi sede della biblioteca comunale) e il Tempio del “Lupo di Rimini”. E poi la Stazione poco più in là, luogo di “sogni avventurosi”, come la definiva Federico, dove un treno rappresentava per un ragazzo la speranza di un futuro migliore e per la fantasia di un bambino un’avventuroso viaggio alla scoperta del mondo.

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Cinema Fulgor – Corso d’Augusto

Ed è vicino alla stazione che nella Palazzina Dolci  abitava Federico, non molto lontana dalla casa di “Titta” , il suo migliore amico.

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La casa di Amarcord

E poi là, oltre la ferrovia la Marina con il suo Grand Hotel, “favola della ricchezza, del lusso e dello sfarzo orientale” che il gruppetto di amici osservava di nascosto per cogliere i tratti di una vita agiata, come quella degli ospiti stranieri fatta di feste, massaggi e bagni termali. E infine il Porto con la sua Palata dove “Scureza” sgasava con la sua motocicletta.

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Scureza da Corpolò – Murales Borgo San Giuliano

E poi una prua, quella del Rex”, la nave simbolo di un viaggio verso l’ignoto.

Ciao Federico!

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La Tomba di Federico Fellini e Giulietta Masina – Cimitero di Rimini

Se anche tu vuoi ripercorrere le tappe di questo itinerario alla scoperta della “Rimini di Fellini” durante una vacanza guarda qui.

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