Alberghi Tipici Riminesi

La Domus del Chirurgo

Dopo aver salutato Maurizio mi sposto in un altro quartiere di Ariminum e…

attraversando le sue strade, mi sembra di vedere i suoi abitanti, sentire il passaggio dei carri e udire  il rumore del mare che bagna la spiagga a pochi metri da me e poi ecco apparire una bellissima casa a due piani con un giardino e un piccolo portone in legno.

Immaginazione o realtà? Non saprei, ma dinanzi ai resti di ciò che rimane di questa domus romana, non posso fare a meno di ritornare indietro nel tempo, esattamente al III sec. d.C. e trovare quello che stavo cercando…la casa di Eutyches, il medico chirurgo della città!

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“Eutyches Homo Bonus”, così un paziente, forse in segno di riconoscenza, scrisse durante la sua degenza nell’infermeria della casa.

 

 

All’entrata del sito mi aspetta Marina, una giovane archeologa riminese, che ha partecipato agli scavi che dal 1989 al 2007 hanno permesso di riportare alle luce nuovi misteri e bellezze dell’epoca romana a Rimini. Siamo in piazza Ferrari, e qui negli anni 80 c’erano dei giardini pubblici, dove i bambini giocavano insieme mentre gli anziani riposavano all’ombra degli alberi, e proprio la caduta accidentale di uno di questi fece iniziare dei lavori di manutenzione e contribuì a far riemergere questo autentico tesoro nascosto.

Inizialmente venne rinvenuto un mosaico, realizzato sul finire dell’età romana, risalente circa al V – VI secolo d.C. e appartenente alla casa di una ricca famiglia del tempo. Poi gli archeologi andando sempre più in profondità  arrivarono a quella che ancor oggi è ritenuta la scoperta più sorprendente di tutte…

 i resti di una domus ancor più antica, ma non di una qualsiasi, quella di un vero e proprio medico chirurgo!

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Inizio a percorrere la pedana dinanzi a me, ascoltando le parole della mia guida, quando ad un tratto la sua voce inizia a farsi sempre più lontana e io mi immedesimo in un paziente alla porta di Eutyches (Fortunato) il miglior medico e farmacista, di origine greca, di Ariminum.

Uno schiavo mi apre e mi conduce lungo il corridoio, giungo in una piccola sala d’attesa, con a terra un grande mosaico colorato, dove ci sono tante altre persone che devono essere curate.

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La voce di Marina si fa più forte, ritorno al presente, mi dice che gli strumenti chirurgici in bronzo e ferro (più di 150) e tanti altri oggetti ritrovati  testimoniano la bravura di questo medico, capace di curare ferite, operare fratture e preparare farmaci. Infatti, Eutyches era anche un abile farmacista e preparava da sè unguenti e medicamenti con le erbe del tempo e questo è provato dai mortai, dai pestelli, dai vasetti e dai flaconi in terracotta, ritrovati nel suo studio durante gli scavi. Con ogni probabilità coltivava tutte queste erbe mediche nel giardino adiacente alla sua casa.

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La casa era a due piani, oltre al corridoio e alla sala d’attesa solo altre tre stanze, però, sono rimaste visibili, quelle al pian terreno.

Procediamo e Marina mi fa notare ciò che resta di un pavimento, con al centro un grande mosaico, e che con ogni probabilità apparteneva alla sala da pranzo, allora detta TRICLINIUM. Mi ricostruisce il mobilio della stanza: tre letti disposti a ferro di cavallo e  al centro la MENSA, ovvero un basso tavolino su cui venivano servite le vivande.

Ed ecco che mi si presenta agli occhi una scena che coinvolge tutti i cinque sensi…

 il medico, insieme ai suoi amici, nel corso di un tipico banchetto dell’epoca in tutta la sua opulenza, che gusta cibo,beve vino, ascolta musica, guarda danze,  annusa odori e tocca donne comodamente sdraiato su di un letto.

L’immagine sparisce e Marina mi conduce poco più avanti nell’ AMBULATORIO DI EUTYCHES che insieme all’INFERMERIA sono le stanze interessate dall’attività del chirurgo.

Non posso non notare quest’altro splendido mosaico, che come mi vien detto, rappresenta Orpheus, che secondo la leggenda con la sua cetra era in grado di calmare e rendere mansueti tutti gli animali, anche quelli più feroci, ma soprattutto riusciva a sconfiggere la morte. Questa immagine molto probabilmente dava una certa fiduca ai pazienti che proprio qui venivano operati e curati. Ed è in questa stanza che sono stati rinvenuti oltre agli strumenti del chirurgo anche amuleti e oggetti portafortuna perché pur credendo nella scienza Eutyches si affidava anche gli dei per la protezione dei malati.

Marina mi spiega come poteva essere all’epoca questo ambulatorio, così ritorno al mio viaggio iniziale…

è il mio turno, non so bene cosa ci faccio qui ma una cosa è certa ho bisogno di cure. Entro nell’ambulatorio Il medico siede alla sua scrivania e davanti a sé ha dei bisturi ordinatamente disposti in un astuccio di cuoio, una tavoletta di cera, un corredo di mortai e pestelli per la preparazione dei farmaci  e qualche porta fortuna. Alle sue spalle tanti vasetti in terracotta con sopra incisi i nomi di alcune erbe e in un angolo una lastra in pietra sulla quale cura le fratture agli arti…

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Da una piccola porta dell’ambulatorio si accedeva infine al CUBICULUM, che come mi viene spiegato è la stanzetta con il letto dove venivano ricoverati i pazienti dopo le operazioni e dove gli archeologi hanno avuto conferma del nome del medico, trovato inciso in un pezzo di parete, rinvenuto in questo punto della casa…

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Il mio viaggio finisce qui, in una buia notte del III sec. d.C, tra le fiamme di un incendio, di cui posso avvertirne il calore e che ha completamente distrutto questa casa…

Ariminum è stata invasa dagli Alamanni, i barbari del nord, che non hanno lasciato scampo agli abitanti e hanno seppellito per sempre la storia di Eutyches, il medico chirurgo della città.

Link utili.

Se volete organizzare una pessaggiata per Ariminum  e una visita alla Domus del Chirurgo contattate il vostro Albergo Tipico Riminese  oppure Il Museo della Città di Rimini dove potete visitare anche la sezione dedicata alla Domus dove ci sono le riproduzioni dell’Ambulatorio e dell’Infermeria e i reperti archeologici del sito, tra cui tutta la ricca strumentazione medica.

Curiosità:

In onore di questo medico a Rimini è nato un vino rosso, un sangiovese, denominato appunto “Eutyches” e prodotto da un’azienda agricola biologica Terre di Fiume.

 

Nel VIDEO la Domus del Chirurgo con una guida d’eccezione: Maurizio Biordi,direttore dei Musei Communali di Rimini. Assieme al dirigente della Provincia di Rimini Enzo Finocchiaro una sera d’estate con i turisti degli Alberghi Tipici Riminesi.

4 pensieri su “La Domus del Chirurgo

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  3. Luca

    Bellissima destrizione della domus del chirurgo a rimini… mi piacerebbe molto visitarla… per vedere come era o almeno immaginare come poteva essere un ambulatorio dell antica Rimini.

    1. Luana Lombardini Autore dell'articolo

      Ciao Luca,grazie! Visitarla è d’obbligo e spero lo farai la prossima volta che verrai a trovarci 😉 E ricorda che in giro potresti incontrare anche dei legionari in carne ed ossa!

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